Wikipedia.com è live dal 15 gennaio 2001 — oggi è .org. Sono passati 15 anni da quando Jimmy Wales e Larry Sanger lanciarono ufficialmente il sito, nato dopo una serie di esperienze a cavallo tra il mondo delle directory, delle dotcom e di Nupedia, la prima versione del progetto di Wales di creare un’enciclopedia online, che ancora manteneva nel nome il legame con il progetto GNU e il mondo Linus. Galeotto fu poi l’incontro con Ward Cunningham, il creatore di “wiki”, ossia la tecnologia che permette a chiunque di creare o modificare liberamente qualsiasi pagina di un sito web.
Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia
“Immaginate un mondo in cui chiunque può avere libero accesso a tutto il patrimonio della conoscenza umana. Questo è il nostro scopo.” (Jimmy Wales)
Curiosità: la prima voce creata sul nuovo sito riguardava la lettera “U”, origini, storia e significato della ventunesima lettera dell’alfabeto inglese.
Jimmy Wales, a tutti gli effetti riconosciuto come il fondatore di Wikipedia, la definisce come “un’enciclopedia multilingue, redatta da autori volontari e, cosa ancor più importante, sottoposta a libera licenza.”
La linea editoriale, se così si può chiamare, è quella del Neutral Point Of View,NPOV, che “cerca di presentare idee e fatti in modo da mettere d’accordo sostenitori e detrattori”. Può sembrare ovvio o banale per un’enciclopedia, ma risponde a una forte domanda di contenuti imparziali e attendibili, merce rara oggi come agli albori della rete.
Ma quello che veramente definisce Wikipedia, quello che ci fa capire la sua straordinaria rivoluzione, è il lavoro dei wikipediani.
“Wikipedia non è affatto un’innovazione tecnologica: è un’innovazione sociale.” (Andrew Lih)
La cultura hacker e il modello open-editing
Perché fosse possibile un’enciclopedia libera, aperta, neutrale e tempestiva — tempestiva nel catalogare ogni avvenimento non appena se ne abbia notizia, punto di forza cruciale per il successo dell’operazione — è stato fondamentale il radicamento di Wikipedia nella cultura hacker.
Il principio per cui la condivisione del know-how fra pari produce innovazione per tutti si traduce in quello per cui la condivisione libera del sapere è alla base dell’aumento della conoscenza umana.
Nell’etica hacker il presupposto della condivisione è l’apertura, intesa come un vero e proprio metodo per ispezionare il lavoro altrui al fine di apprezzarlo, di acquisire nuove conoscenze, di mettersi alla prova, di collaborare, di migliorarlo nell’interesse di tutti.
È esattamente questo il metodo alla base del funzionamento di Wikipedia: il sito permette a chiunque di intervenire e modificare ogni voce, quindi ogni azione può essere facilmente annullata dagli altri membri della comunità.
In questo sistema, risulta più facile correggere gli errori piuttosto che “punire” chi sbaglia, si crea quindi un’asimmetria che premia i membri della comunità più produttivi e collaborativi, contro troll e vandali di varia natura, senza limitare la libertà di nessuno.
“Sono più necessari i partecipanti delle regole.” ( Larry Sanger)
Lo dimostra la regola IAR, Ignore All Rules, introdotta da Larry Sanger: “se le regole ti rendono nervoso e demoralizzato, e non desideroso di partecipare al wiki, allora ignorale e torna al tuo lavoro.”
Proprio da questa cultura nascono i due famosi mantra di Wikipedia: “Be Bold” e “So Fix it”, ormai stampati sulle t-shirt da nerd di tutto il mondo.
Be Bold
“Si cerchi dunque di non essere timidi nel modificare le voci, perché il piacere di contribuire non richiede per forza di raggiungere la perfezione, nonostante questa sia l’obiettivo ultimo dell’enciclopedia. Non ci si preoccupi eccessivamente di combinare eventuali pasticci: tutte le versioni precedenti di una voce vengono salvate, per cui è impossibile danneggiare Wikipedia in maniera irreparabile. Ma ci si ricordi che, allo stesso modo, tutto ciò che si scrive sarà conservato per i posteri.” (Wikipedia)
Nella cultura di Wikipedia anche solo un abbozzo di voce rappresenta un stimolo e un incitamento che serve a far intervenire altri contributori, per espandere e migliorare la voce stessa.
“Be Bold”, “sii audace”, non è quindi un incoraggiamento generico, ma il motore individuale capace di generare un effetto a catena positivo per la comunità.
Joseph Michael Reagle Jr., nella sua tesi di dottorato sui meccanismi di collaborazione all’interno di Wikipedia — In Good Faith: Wikipedia Collaboration and the Pursuit of the Universal Encyclopedia — ha parlato di effetto stigmergico per descrivere questo meccanismo:
“Il termine stigmergia è stato coniato da Pierre-Paul Grasse per descrivere come le vespe e le termiti costruiscono strutture complesse lavorando in modo collettivo; come osserva Istvan Karsai, il termine descrive la situazione in cui è il risultato di un lavoro precedente, piuttosto che la comunicazione diretta fra i costruttori, a spingere [e a dirigere] le vespe nell’esecuzione di un lavoro successivo.”
Secondo Andrew Lih, esperto di Wikipedia e della censura di Internet nella Repubblica Popolare Cinese, questo meccanismo di comunicazione implicita che avviene modificando il proprio ambiente è un modello abbastanza utile per descrivere Wikipedia, intesa come una colonia virtuale di formiche. Il sito non avrebbe potuto crescere così rapidamente senza che si fosse provveduto a combinare in modo efficace l’effetto stigmergico, basato sulla registrazione delle modifiche nell’ambiente, con i canali di comunicazione esplicita.
So Fix It
Wikipedia nasce agli albori del web 2.0, quando i contenuti della rete iniziano ad essere prodotti direttamente dagli utenti. Questo creava un po’ di sconcerto ai primi, nuovi utenti di Wikipedia, che spesso chiedevano ai membri più anziani di fare delle modifiche senza rendersi conto di poterle fare in prima persona. È nato così il tormentone del “sofixit” (“allora aggiustalo”), in risposta alle prime ingenue domande dei newbie, ma ha finito per rappresentare la prassi per cui all’interno della comunità ci si debba sporcare le mani in prima persona, senza rimanere in attesa di soluzioni elaborate.
Come si dice, se non sei parte della soluzione sei parte del problema.
La rivoluzione di Wikipedia
Come si definisce e s’identifica un esperto? Che cosa merita di finire in un’enciclopedia? Che cosa spinge i wikipediani a lavorare sodo su un progetto gratuito? Che cosa è rimasto del progetto originale e come si è evoluto?
Per rispondere a queste e a molte altre domande, ma anche solo per leggere un bel libro, La rivoluzione di Wikipedia di Andrew Lih, Codice Edizioni, 2010.
Buon compleanno Wikipedia!
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